Il Teatro Flaiano festeggia il suo secondo anno della nuova gestione. La scorsa è stata una stagione molto impegnativa perché il Teatro veniva da quasi sei anni di inattività, ma ha avuto un buon riscontro artistico anche per il riconoscimento del “Pegaso d’oro” relativo al “Premio internazionale Flaiano”, consegnato ad Antonello Avallone, a Pescara, dopo una serata che ha visto vincitori e protagonisti attori di grande fama come Piera degli Esposti e Gabriele Lavia o giornalisti come Andrea Purgatori.
Quest’anno la stagione è composta daundicispettacoli, con ospiti protagonisti di primo piano del Teatro italiano, con titoli importanti, quasi tutti appartenenti alla drammaturgia italiana.
Il filo conduttore delle scelte di questa stagione, che si presenta sempre più difficile per la nostra categoria, è, ancora e semplicemente, il teatro, il teatro nel suo significato originale, quello di trasmettere emozioni, di denunciare problemi sociali, di affrontare le tematiche dell’uomo di oggi, di essere al servizio della memoria storica di un paese, dove è possibile, con un sorriso, spesso, con una risata, a volte, con momenti di commozione.
Un’altra stagione senza sovvenzioni che affrontiamo con la forza della determinazione e con la spinta emotiva del consenso del pubblico che ci sostiene e apprezza le nostre scelte artistiche.
Abbiamo voluto denominare questa stagione con una frase rappresentativa:
“Un tuffo nel passato con uno sguardo al presente“
“Teatro Flaiano, un salotto di Teatro”
Buon Teatro a tutti
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dal 26 settembre al 6 ottobre 2019
Antonello Avallone
“IO & WOODY”
di Woody Allen
I tic, le nevrosi, le ataviche insicurezze e gli atteggiamenti ossessionati ed ossessivi. C’è tutto questo nella recitazione di Avallone che a velocità vertiginosa riesce a far dimenticare di non trovarsi di fronte all’originale. Uno spettacolo di incalzante comicità, fatto di rimandi e associazioni, confronti e citazioni. Rappresentato da sempre in tutta Italia solo da Antonello Avallone, acclamato dalla critica il Woody Allen italiano. Una performance da non perdere.
scene e costumi Red Bodòregia Antonello Avallone
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dal 10 al 13 ottobre 2019
Sandra Collodel
“ARTEMISIA, ritratto di Pittora“
di Valeria Moretti
con Dario Guidi
Roma, 1653. Come dipingendo un autoritratto, viene svelata la storia di Artemisia Gentileschi: pittora, figlia del celebre Orazio che la introdusse precocemente all’arte del dipingere. La sua vita fu tragicamente segnata dalla violenza subita in giovane età da parte di Agostino Tassi, amico del padre. Fu questo l’episodio che determinò nella sua produzione artistica la scelta di eroine, protagoniste sempre prepotenti e passionali. E’ lei la prima donna ad avere il privilegio di essere ammessa all’Accademia del disegno di Firenze. La sua forza, il suo coraggio, il suo talento esplodono con grande drammaticità nelle sue opere consegnate alla Storia…
scenografia Fabiana di Marco costumi Esseccì musiche John Clouds
accompagnamento musicale dal vivo di Cristiano Cosa
Lo spettacolo è un omaggio e allo stesso tempo un viaggio nell’incredibile universo teatrale e letterario di PAOLO POLI, il Genio Esilarante del Teatro Italiano del ‘900. Un’incursione nel repertorio letterario di Poli con un’attenta selezione di autori della sua infinita e personale biblioteca artistica e critica, una boîtethéâtral, colma di successi, ricca di storie e aneddoti. Paolo Poli amava definirsi un borghese e un caratterista. Un borghese della Scena, nel quale c’è la vicendevole convivenza di Letteratura e Teatro, il disincanto e il surreale, una saggezza scanzonata. A Lui dedichiamo questi momenti di Teatro e di Musica, fiduciosi di suscitare piacevoli emozioni, scoperte e far riaffiorare ricordi lontani.
scritto e diretto da Salvo Gemmellaro
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dal 24 al 27 ottobre 2019
Antonello Fassari Alessia Piovan
“SILENCE, il silenzio di una donna“
con Nicholas Gallo, Tonino Tosto, Caterina Bonanni, Fabio Camassa
Roberto è uno stimato avvocato della sua città. Sua moglie Aura (nome della ninfa greca stuprata da Dioniso), più giovane di lui di 14 anni, l’ha sposata 4 anni dopo la dipartita della sua prima moglie (avvenuta in un tragico incidente automobilistico), che lasciò nel dolore lui e il suo figlioletto Marco di appena sei anni. Dal matrimonio di Roberto e Aura nascerà una figlia: Elisa. Il fatto ha inizio venti anni prima. Un dramma familiare, spesso taciuto e nascosto da una società ipocrita che sfocerà nell’unica soluzione ineluttabile.
direttore di scenaMarco Pisapia Fiore aiuto regiaAlessia Setzu
scritto e diretto daSergio Pisapia Fiore
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dal 31 ottobre al 17 novembre 2019
Antonello Avallone
“IN NOME DEL PAPA RE”
diLuigi Magni
con Maurizio Ranieri
e con Pierre Bresolin, Elettra Zeppi, Maurizio V.Battista, Cosimo Desii, Ariela La Stella, Luca Tarsia, Lorenzo Lotti, Matteo Scattaretico, Pamela Cavalieri, Sofia Pescatori
Torna in scena lo spettacolo campione di incassi della stagione 2009/2010, uno dei più grandi capolavori di LUIGI MAGNI. Un omaggio a Roma, alla romanità, a Gigi e al nostro rimpianto Sergio Fiorentini. Uno spettacolo da vedere e “da rivedere”.
scene e costumi Red Bodò
luci e fonica Tony Di Tore musiche originali D.Pace e T.Tosto
versione teatrale e regia Antonello Avallone
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dal 21 novembre all’ 1 dicembre 2019
Gennaro Duccilli
“ESSERE DON CHISCIOTTE”
da Miguel de Cervantes
con Maurizio Castè
e con Eleonora Cardei, Giordano Luci, Giovanni Sorrentino, Ariela La Stella, Antonio Maria Duccilli, Anna Grossi
E’ una messa in scena che, pur rispettando a grandi linee gli avvenimenti narrati nel romanzo di Cervantes, cerca di dare un senso inedito alla folle storia di Don Quijote. Lo spettacolo ripercorre le tappe più significative dell’esperienza del cavaliere errante e del suo fido scudiero Sancho Panza, privilegiando le cosiddette avventure “da strada”: la scena dell’investitura, quella dei “Mulini a vento”, il “Castello incantato”, la conquista dell’elmo di Mambrino, l’incontro con i commedianti, l’incredibile discesa nella grotta di Montesinos, la pazzia, il duello finale con il Cavaliere della Bianca Luna. Ma parallelamente al dispiegarsi delle avventure che restituiscono scenicamente la vicenda “esteriore” della composizione del romanzo, lo spettacolo sviluppa le caratteristiche drammaturgiche “interiori” e quelle più propriamente teatrali, per dare, attraverso una sorta di respiro del Drago, “forma di incanto”, all’esperienza donchisciottesca. Il personaggio creato da Miguel de Cervantes è sopravvissuto a quattro secoli inalterato e il suo messaggio, tanto potente da far partire la corsa della modernità, è ancora estremamente attuale.
scene Sergio Gotti costumi Luana Borro disegno luci Antonio Accardo
regia Gennaro Duccilli
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dal 5 all’ 8 dicembre 2019
“LEGITTIMA DIFESA DOSSIER“
con
Marta Iacopini, Ilenia Costanza, Moira Angelastri, Ilaria Bordenca, Cristiana Esposito, Brianda Carreras, Luigi Pisani, Totò Costanza
overture di Alda D’Eusanio
La pièce, drammaticamente poetica, libera una scia di donne che raccontano un dolore, al di là della razza o del credo religioso. Vittime di violenze legittimate da culture e religioni, giustificate dal bisogno, scatenate dalla furia del branco, generate dalla mente morbosa di padri deboli, degenerate dalla stanchezza di coppie infelici, scaturite da malsani sensi di inferiorità. Questo dossier descrive la violenza sulle donne: fa i nomi, racconta le modalità, sussurra le emozioni…le ultime per tante femmine a cui è stata strappata l’anima! Storie drammaticamente vere, viste di sfuggita nei telegiornali all’ora di pranzo…dimenticate da una società inerme e scandalosamente assuefatta! È un grido. L’ennesima provocazione alla pigra morale comune. A chi la colpa? E’ giusto additare solo la mitologica bestialità del maschio? “Ogni uomo oppressivo ha una madre che gli ha trasmesso una cultura. Il maschilismo è come l’emofilia: colpisce l’uomo, ma è trasmesso dalle donne”.
musiche originali Graziano Mossuto
il brano “La vita in te” (di Mossutto-Costanza) è cantato da Noemi Smorra
assistente alla regia Shamanta Pirrera luci Gloria Mancuso
make up artist Stefania Ferraro hair stylistScaramuzzo Hair Natural Beauty
organizzazione e promozione Lorena Vetro ufficio stampa I Vetri Blu
produzioneI VETRI BLU & CENTRO STUDI LA PARABOLA
scritto e diretto da Ilenia Costanza
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dal 12 al 22 dicembre 2019
“TEATRO, AMORE MIO!”
con Alessandro Bruno, Miriam Fricano, Martina Paiano, Mario Sapia
Quattro attori si interrogano sul senso del teatro nel mondo di oggi. Tramite l’utilizzo di pochi elementi evocano, analizzano e interpretano tutte le fasi più significative della storia del teatro, come per cercare il punto in cui il meccanismo si è inceppato. Un viaggio attraverso le varie tecniche teatrali succedutesi nei secoli: dal teatro greco, e la sua funzione sociale-politica, alla nascita del teatro italiano con la commedia dell’arte, dalla pantomima creata dal maestro Decroux, ad autori moderni come Checov e Pirandello. Per giungere infine ad una critica ironica ma spietata delle storture degli ultimi decenni. Una condizione alla quale ogni singolo attore è “costretto” a sottostare, con il rischio, forse, di perdere il vero senso del fare teatro oggi. Una domanda riecheggia silenziosa ma prepotente: il teatro è veramente morto?
progetto teatrale e regia Rocco Mortelliti
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dal 26 dicembre 2019 al 19 gennaio 2020
Antonello Avallone
“TOTO’, PEPPINO e LA MALAFEMMENA”
di Manzari-Anton-Continenza-Avallone
con Francesco Tuppo
e la partecipazione di Loredana Martinez
e con
Mario Rosati, Ariela La Stella, Manuela Athena, Ambra Cianfoni, Giuseppe Tradico
Versione teatrale di Avallone dell’omonimo film che è ormai diventato oggetto di culto, “Totò, Peppino e la malafemmena”, ispirato alla famosissima canzone del principe De Curtis, è un contenitore formidabile di risate e di gag, legate da una semplice trama che vede due fratelli provenienti dalla campagna napoletana, i fratelli Caponi (che siamo noi), alla ricerca di una ballerina, fidanzata del loro nipote, in una metropoli come Milano, dove “quando c’è la nebbia non si vede”. La domanda comune allora è: “Se quando c’è la nebbia a Milano non si vede, come si fa a vedere che c’è la nebbia?”. Esilarante. E ho detto tutto.
scene e costumi Red Bodò adattamento e regia Antonello Avallone
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dal 23 al 26 gennaio 2020
Paola Riolo
“HO FATTO UN SOGNO…ANZI, TANTI!”
Con le musiche originali scritte ed eseguite dal vivo dal maestro MARIANO PERRELLA, lo spettacolo presenta varie figure di donna. Sul palco vengono così portate numerose sfaccettature del personaggio “femmina” della società contemporanea, attraverso vari quadri che spaziano tra contesti e tematiche differenti, mantenendo però centrata l’attenzione sulla donna, i suoi vissuti, le sue emozioni. La NONNA del sud, la ricca SIGNORA borghese, la VITTIMA di violenza domestica, la SPREGIUDICATA opportunista…la MAMMA. Un carosello capace di far ridere, emozionare, riflettere.
scritto e diretto daPaola Riolo
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dal 13 febbraio all’ 1 marzo 2020
A GRANDE RICHIESTA
Antonello Avallone in
“NOVECENTO”
diAlessandro Baricco
Antonello Avallone mette a frutto tutte le sue doti interpretative e si cimenta con il bellissimo monologo di Baricco da cui è stato tratto il famoso film “La leggenda del pianista sull’Oceano”. Una interpretazione personalissima, che tocca tutte le emozioni, dal sorriso al pianto, dalla comicità al dramma, dall’ironia al surreale, che conduce lo spettatore nelle sfere più intime dei sentimenti, delle emozioni, attraverso il mito e la leggenda. Una leggenda inventata da Baricco che può essere la metafora della condizione dell’artista, che non sa riconoscersi nei punti di riferimento e negli stili di vita tradizionali, sempre a metà strada tra mondi diversi, capace di parlare solo attraverso la sua arte. La musica jazz di sottofondo colora fortemente lo spettacolo diventando spesso travolgente protagonista della storia, immergendo il pubblico in una dimensione nuova e sconosciuta. La storia di un pianista eccezionale, capace di suonare una musica meravigliosa. Il suo nome è Novecento ed è impossibile non esserne rapiti. E’ nato e vissuto sul piroscafo Virginian ed è incapace di scendere ed affrontare la vita sulla terra ferma. La musica, quella che “suona perché l’oceano è grande e fa paura” è l’intera sua vita. E’ una musica che può suonare attraverso ottantotto tasti, una musica infinita attraverso uno strumento finito. Questa è l’unica musica che Novecento sa suonare. La vita vera è tutta un’altra cosa, tutta un’altra musica… Uno spettacolo intriso di elementi poetici, capaci di toccare gli animi degli spettatori.
conFrancesco Tuppo, Vincenzo M. Battista, Mario Ive,
Tiziana Narciso, Federico Nelli
e con la partecipazione di LOREDANA MARTINEZ
Dopo il successo di “TOTO’, PEPPINO E LA MALAFEMMENA”, Antonelo Avallone, dall’omonimo film del 1956 di Age e Scarpelli, con i grandi Totò e Peppino De Filippo, porta in scena la divertentissima e poetica versione teatrale di un eccezionale capolavoro di comicità. Tre improbabili falsari alle prese con lo spaccio di una serie di biglietti da “diecimila lire”, quelli che negli anni ’50 venivano affettuosamente chiamati “i lenzuoli”. Uno spaccato della nostra “Italietta” che, piena di speranze, tentava di dimenticare i disastri della guerra alla vigilia del boom economico; un “come eravamo” al contempo comico e deliziosamente malinconico. Uno spettacolo volutamente in bianco e nero, che arriva agli occhi dello spettatore attraverso una gamma minuziosa di colori grigi, piombo, carboncino, antracite, pece…e quant’altro è nella gamma dei film italiani degli anni cinquanta. Curiosità: prima che divenisse film, il soggetto di Age e Scarpelli era nato per essere rappresentato come testo teatrale con il titolo “La Portineria”.
scene e costumi Red Bodò versione teatrale e regia Antonello Avallone
Stagione 2019/2020
Il Teatro Flaiano festeggia il suo secondo anno della nuova gestione. La scorsa è stata una stagione molto impegnativa perché il Teatro veniva da quasi sei anni di inattività, ma ha avuto un buon riscontro artistico anche per il riconoscimento del “Pegaso d’oro” relativo al “Premio internazionale Flaiano”, consegnato ad Antonello Avallone, a Pescara, dopo una serata che ha visto vincitori e protagonisti attori di grande fama come Piera degli Esposti e Gabriele Lavia o giornalisti come Andrea Purgatori.
Quest’anno la stagione è composta da undici spettacoli, con ospiti protagonisti di primo piano del Teatro italiano, con titoli importanti, quasi tutti appartenenti alla drammaturgia italiana.
Il filo conduttore delle scelte di questa stagione, che si presenta sempre più difficile per la nostra categoria, è, ancora e semplicemente, il teatro, il teatro nel suo significato originale, quello di trasmettere emozioni, di denunciare problemi sociali, di affrontare le tematiche dell’uomo di oggi, di essere al servizio della memoria storica di un paese, dove è possibile, con un sorriso, spesso, con una risata, a volte, con momenti di commozione.
Un’altra stagione senza sovvenzioni che affrontiamo con la forza della determinazione e con la spinta emotiva del consenso del pubblico che ci sostiene e apprezza le nostre scelte artistiche.
Abbiamo voluto denominare questa stagione con una frase rappresentativa:
“Un tuffo nel passato con uno sguardo al presente“
“Teatro Flaiano, un salotto di Teatro”
Buon Teatro a tutti
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dal 26 settembre al 6 ottobre 2019
Antonello Avallone
“IO & WOODY”
di Woody Allen
I tic, le nevrosi, le ataviche insicurezze e gli atteggiamenti ossessionati ed ossessivi. C’è tutto questo nella recitazione di Avallone che a velocità vertiginosa riesce a far dimenticare di non trovarsi di fronte all’originale. Uno spettacolo di incalzante comicità, fatto di rimandi e associazioni, confronti e citazioni. Rappresentato da sempre in tutta Italia solo da Antonello Avallone, acclamato dalla critica il Woody Allen italiano. Una performance da non perdere.
scene e costumi Red Bodò regia Antonello Avallone
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dal 10 al 13 ottobre 2019
Sandra Collodel
“ARTEMISIA, ritratto di Pittora“
di Valeria Moretti
con Dario Guidi
Roma, 1653. Come dipingendo un autoritratto, viene svelata la storia di Artemisia Gentileschi: pittora, figlia del celebre Orazio che la introdusse precocemente all’arte del dipingere. La sua vita fu tragicamente segnata dalla violenza subita in giovane età da parte di Agostino Tassi, amico del padre. Fu questo l’episodio che determinò nella sua produzione artistica la scelta di eroine, protagoniste sempre prepotenti e passionali. E’ lei la prima donna ad avere il privilegio di essere ammessa all’Accademia del disegno di Firenze. La sua forza, il suo coraggio, il suo talento esplodono con grande drammaticità nelle sue opere consegnate alla Storia…
scenografia Fabiana di Marco costumi Esseccì musiche John Clouds
organizzazione Teresa Rizzo ufficio stampa Cinzia d’Angelo
ideazione e messa in scena di Sandra Collodel
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dal 17 al 20 ottobre 2019
Enrico Sortino
“IL GENIO ESILARANTE,
omaggio a PAOLO POLI”
accompagnamento musicale dal vivo di Cristiano Cosa
Lo spettacolo è un omaggio e allo stesso tempo un viaggio nell’incredibile universo teatrale e letterario di PAOLO POLI, il Genio Esilarante del Teatro Italiano del ‘900. Un’incursione nel repertorio letterario di Poli con un’attenta selezione di autori della sua infinita e personale biblioteca artistica e critica, una boîtethéâtral, colma di successi, ricca di storie e aneddoti. Paolo Poli amava definirsi un borghese e un caratterista. Un borghese della Scena, nel quale c’è la vicendevole convivenza di Letteratura e Teatro, il disincanto e il surreale, una saggezza scanzonata. A Lui dedichiamo questi momenti di Teatro e di Musica, fiduciosi di suscitare piacevoli emozioni, scoperte e far riaffiorare ricordi lontani.
scritto e diretto da Salvo Gemmellaro
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dal 24 al 27 ottobre 2019
Antonello Fassari Alessia Piovan
“SILENCE, il silenzio di una donna“
con Nicholas Gallo, Tonino Tosto, Caterina Bonanni, Fabio Camassa
Roberto è uno stimato avvocato della sua città. Sua moglie Aura (nome della ninfa greca stuprata da Dioniso), più giovane di lui di 14 anni, l’ha sposata 4 anni dopo la dipartita della sua prima moglie (avvenuta in un tragico incidente automobilistico), che lasciò nel dolore lui e il suo figlioletto Marco di appena sei anni. Dal matrimonio di Roberto e Aura nascerà una figlia: Elisa. Il fatto ha inizio venti anni prima. Un dramma familiare, spesso taciuto e nascosto da una società ipocrita che sfocerà nell’unica soluzione ineluttabile.
direttore di scena Marco Pisapia Fiore aiuto regia Alessia Setzu
scritto e diretto da Sergio Pisapia Fiore
————————————————————————————————————————————
dal 31 ottobre al 17 novembre 2019
Antonello Avallone
“IN NOME DEL PAPA RE”
di Luigi Magni
con Maurizio Ranieri
e con Pierre Bresolin, Elettra Zeppi, Maurizio V.Battista, Cosimo Desii, Ariela La Stella, Luca Tarsia, Lorenzo Lotti, Matteo Scattaretico, Pamela Cavalieri, Sofia Pescatori
Torna in scena lo spettacolo campione di incassi della stagione 2009/2010, uno dei più grandi capolavori di LUIGI MAGNI. Un omaggio a Roma, alla romanità, a Gigi e al nostro rimpianto Sergio Fiorentini. Uno spettacolo da vedere e “da rivedere”.
scene e costumi Red Bodò
luci e fonica Tony Di Tore musiche originali D.Pace e T.Tosto
versione teatrale e regia Antonello Avallone
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dal 21 novembre all’ 1 dicembre 2019
Gennaro Duccilli
“ESSERE DON CHISCIOTTE”
da Miguel de Cervantes
con Maurizio Castè
e con Eleonora Cardei, Giordano Luci, Giovanni Sorrentino, Ariela La Stella, Antonio Maria Duccilli, Anna Grossi
E’ una messa in scena che, pur rispettando a grandi linee gli avvenimenti narrati nel romanzo di Cervantes, cerca di dare un senso inedito alla folle storia di Don Quijote. Lo spettacolo ripercorre le tappe più significative dell’esperienza del cavaliere errante e del suo fido scudiero Sancho Panza, privilegiando le cosiddette avventure “da strada”: la scena dell’investitura, quella dei “Mulini a vento”, il “Castello incantato”, la conquista dell’elmo di Mambrino, l’incontro con i commedianti, l’incredibile discesa nella grotta di Montesinos, la pazzia, il duello finale con il Cavaliere della Bianca Luna. Ma parallelamente al dispiegarsi delle avventure che restituiscono scenicamente la vicenda “esteriore” della composizione del romanzo, lo spettacolo sviluppa le caratteristiche drammaturgiche “interiori” e quelle più propriamente teatrali, per dare, attraverso una sorta di respiro del Drago, “forma di incanto”, all’esperienza donchisciottesca. Il personaggio creato da Miguel de Cervantes è sopravvissuto a quattro secoli inalterato e il suo messaggio, tanto potente da far partire la corsa della modernità, è ancora estremamente attuale.
scene Sergio Gotti costumi Luana Borro disegno luci Antonio Accardo
regia Gennaro Duccilli
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dal 5 all’ 8 dicembre 2019
“LEGITTIMA DIFESA DOSSIER“
con
Marta Iacopini, Ilenia Costanza, Moira Angelastri, Ilaria Bordenca, Cristiana Esposito, Brianda Carreras, Luigi Pisani, Totò Costanza
overture di Alda D’Eusanio
La pièce, drammaticamente poetica, libera una scia di donne che raccontano un dolore, al di là della razza o del credo religioso. Vittime di violenze legittimate da culture e religioni, giustificate dal bisogno, scatenate dalla furia del branco, generate dalla mente morbosa di padri deboli, degenerate dalla stanchezza di coppie infelici, scaturite da malsani sensi di inferiorità. Questo dossier descrive la violenza sulle donne: fa i nomi, racconta le modalità, sussurra le emozioni…le ultime per tante femmine a cui è stata strappata l’anima! Storie drammaticamente vere, viste di sfuggita nei telegiornali all’ora di pranzo…dimenticate da una società inerme e scandalosamente assuefatta! È un grido. L’ennesima provocazione alla pigra morale comune. A chi la colpa? E’ giusto additare solo la mitologica bestialità del maschio? “Ogni uomo oppressivo ha una madre che gli ha trasmesso una cultura. Il maschilismo è come l’emofilia: colpisce l’uomo, ma è trasmesso dalle donne”.
musiche originali Graziano Mossuto
il brano “La vita in te” (di Mossutto-Costanza) è cantato da Noemi Smorra
assistente alla regia Shamanta Pirrera luci Gloria Mancuso
make up artist Stefania Ferraro hair stylist Scaramuzzo Hair Natural Beauty
organizzazione e promozione Lorena Vetro ufficio stampa I Vetri Blu
produzione I VETRI BLU & CENTRO STUDI LA PARABOLA
scritto e diretto da Ilenia Costanza
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dal 12 al 22 dicembre 2019
“TEATRO, AMORE MIO!”
con Alessandro Bruno, Miriam Fricano, Martina Paiano, Mario Sapia
Quattro attori si interrogano sul senso del teatro nel mondo di oggi. Tramite l’utilizzo di pochi elementi evocano, analizzano e interpretano tutte le fasi più significative della storia del teatro, come per cercare il punto in cui il meccanismo si è inceppato. Un viaggio attraverso le varie tecniche teatrali succedutesi nei secoli: dal teatro greco, e la sua funzione sociale-politica, alla nascita del teatro italiano con la commedia dell’arte, dalla pantomima creata dal maestro Decroux, ad autori moderni come Checov e Pirandello. Per giungere infine ad una critica ironica ma spietata delle storture degli ultimi decenni. Una condizione alla quale ogni singolo attore è “costretto” a sottostare, con il rischio, forse, di perdere il vero senso del fare teatro oggi. Una domanda riecheggia silenziosa ma prepotente: il teatro è veramente morto?
progetto teatrale e regia Rocco Mortelliti
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dal 26 dicembre 2019 al 19 gennaio 2020
Antonello Avallone
“TOTO’, PEPPINO e LA MALAFEMMENA”
di Manzari-Anton-Continenza-Avallone
con Francesco Tuppo
e la partecipazione di Loredana Martinez
e con
Mario Rosati, Ariela La Stella, Manuela Athena, Ambra Cianfoni, Giuseppe Tradico
Versione teatrale di Avallone dell’omonimo film che è ormai diventato oggetto di culto, “Totò, Peppino e la malafemmena”, ispirato alla famosissima canzone del principe De Curtis, è un contenitore formidabile di risate e di gag, legate da una semplice trama che vede due fratelli provenienti dalla campagna napoletana, i fratelli Caponi (che siamo noi), alla ricerca di una ballerina, fidanzata del loro nipote, in una metropoli come Milano, dove “quando c’è la nebbia non si vede”. La domanda comune allora è: “Se quando c’è la nebbia a Milano non si vede, come si fa a vedere che c’è la nebbia?”. Esilarante. E ho detto tutto.
scene e costumi Red Bodò adattamento e regia Antonello Avallone
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dal 23 al 26 gennaio 2020
Paola Riolo
“HO FATTO UN SOGNO…ANZI, TANTI!”
Con le musiche originali scritte ed eseguite dal vivo dal maestro MARIANO PERRELLA, lo spettacolo presenta varie figure di donna. Sul palco vengono così portate numerose sfaccettature del personaggio “femmina” della società contemporanea, attraverso vari quadri che spaziano tra contesti e tematiche differenti, mantenendo però centrata l’attenzione sulla donna, i suoi vissuti, le sue emozioni. La NONNA del sud, la ricca SIGNORA borghese, la VITTIMA di violenza domestica, la SPREGIUDICATA opportunista…la MAMMA. Un carosello capace di far ridere, emozionare, riflettere.
scritto e diretto da Paola Riolo
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dal 13 febbraio all’ 1 marzo 2020
A GRANDE RICHIESTA
Antonello Avallone in
“NOVECENTO”
di Alessandro Baricco
Antonello Avallone mette a frutto tutte le sue doti interpretative e si cimenta con il bellissimo monologo di Baricco da cui è stato tratto il famoso film “La leggenda del pianista sull’Oceano”. Una interpretazione personalissima, che tocca tutte le emozioni, dal sorriso al pianto, dalla comicità al dramma, dall’ironia al surreale, che conduce lo spettatore nelle sfere più intime dei sentimenti, delle emozioni, attraverso il mito e la leggenda. Una leggenda inventata da Baricco che può essere la metafora della condizione dell’artista, che non sa riconoscersi nei punti di riferimento e negli stili di vita tradizionali, sempre a metà strada tra mondi diversi, capace di parlare solo attraverso la sua arte. La musica jazz di sottofondo colora fortemente lo spettacolo diventando spesso travolgente protagonista della storia, immergendo il pubblico in una dimensione nuova e sconosciuta. La storia di un pianista eccezionale, capace di suonare una musica meravigliosa. Il suo nome è Novecento ed è impossibile non esserne rapiti. E’ nato e vissuto sul piroscafo Virginian ed è incapace di scendere ed affrontare la vita sulla terra ferma. La musica, quella che “suona perché l’oceano è grande e fa paura” è l’intera sua vita. E’ una musica che può suonare attraverso ottantotto tasti, una musica infinita attraverso uno strumento finito. Questa è l’unica musica che Novecento sa suonare. La vita vera è tutta un’altra cosa, tutta un’altra musica… Uno spettacolo intriso di elementi poetici, capaci di toccare gli animi degli spettatori.
scene e costumi Red Bodò regia Antonello Avallone
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dal 06 al 29 marzo 2020
Antonello Avallone in
“LA BANDA DEGLI ONESTI”
di Age – Scarpelli – Avallone
con Francesco Tuppo, Vincenzo M. Battista, Mario Ive,
Tiziana Narciso, Federico Nelli
e con la partecipazione di LOREDANA MARTINEZ
Dopo il successo di “TOTO’, PEPPINO E LA MALAFEMMENA”, Antonelo Avallone, dall’omonimo film del 1956 di Age e Scarpelli, con i grandi Totò e Peppino De Filippo, porta in scena la divertentissima e poetica versione teatrale di un eccezionale capolavoro di comicità. Tre improbabili falsari alle prese con lo spaccio di una serie di biglietti da “diecimila lire”, quelli che negli anni ’50 venivano affettuosamente chiamati “i lenzuoli”. Uno spaccato della nostra “Italietta” che, piena di speranze, tentava di dimenticare i disastri della guerra alla vigilia del boom economico; un “come eravamo” al contempo comico e deliziosamente malinconico. Uno spettacolo volutamente in bianco e nero, che arriva agli occhi dello spettatore attraverso una gamma minuziosa di colori grigi, piombo, carboncino, antracite, pece…e quant’altro è nella gamma dei film italiani degli anni cinquanta. Curiosità: prima che divenisse film, il soggetto di Age e Scarpelli era nato per essere rappresentato come testo teatrale con il titolo “La Portineria”.
scene e costumi Red Bodò versione teatrale e regia Antonello Avallone
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Per informazioni: ☎️06 37 51 35 71 📧segreteria@teatroflaiano.com
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Indirizzo
Via Santo Stefano del Cacco, 15 (Largo di Torre Argentina) 00186 – Roma
Orari Botteghino dal lunedì al sabato 10-13:30 15-19:30 domenica 14.30-19.00
Recapiti
Tel. 06/37513571 – 06/37514258
Mail segreteria@teatroflaiano.com
Orari Spettacoli dal giovedì al sabato ore 21.00 domenica e festivi ore 17.30